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giovedì 21 novembre 2024

Intervista a Veronica Angeloni: la mia nuova vita dopo la fine dell’agonismo.



Veronica è una Donna molto amata dal pubblico, per anni ha solcato i campi delle più importanti squadre del volley, poi San Remo come ospite co-conduttore, la tv, con il Grande Fratello Vip, oggi è una mentalist coach e conduttrice sportiva.


Il Filo Diretto -quest’oggi- ha il piacere di confrontarsi con una Donna molto amata dalla rete, considerata tra le più belle di sempre nel mondo del volley: Veronica Angeloni. Veronica al termine dell’attività agonistica è approdata alla tv, dove ha preso parte al Grande Fratello Vip ed oggi è uno dei nomi maggiormente influenti nell’ambito della conduzione sportiva. Nell’intervista che segue, ci siamo soffermati su un aspetto che troppe volte non viene considerato, il mondo degli sportivi che, giovanissimi, terminano la carriera e spesso hanno difficoltà ad inserirsi in nuovi ambiti. Come si affronta il giorno successivo alla fine di una carriera importante, cosa fare, quali suggerimenti possiamo dare a chi vive accanto ad uno sportivo che cessa dall’attività agonistica.


Veronica La ringraziamo per dedicarci il Suo tempo.

Un piacere grande per Me.


Veronica Lei è una donna che ha solcato i principali campi del volley, ritenuta una bellissima, tra le più amate di sempre nel mondo della pallavolo. Volevo soffermarmi con Lei, quest’oggi, su un aspetto particolare, considerando che è una psicologa ed una delle più seguite mentalist coach della rete. Sto parlando dell’aspetto connesso al termine dell’attività agonistica da parte di un atleta. Mi ha fatto pensare il video documentario “Unica” di Ilary Blasy, la parte in cui parlava della fine dell’attività di Francesco Totti come qualcosa di traumatico. Ci dica come si affronta, cosa scatta nella testa di un atleta?

Guardi è un tema a Me quantomai caro, perché l’ho vissuto sulla mia pelle. Personalmente gli ultimi due anni della mia carriera sono stati un lento avvicinamento, nel senso che avevo incominciato a studiare psicologia, a razionalizzare che un ciclo importante della mia vita stesse finendo. Ogni domenica assaporavo l’aria dello spogliatoio, il pre partita ed ogni singolo minuto, va realizzato un lavoro su se stessi e spesso è necessario un supporto di uno specialista che possa coadiuvare l’atleta e traghettarlo fuori da un momento difficile.


Le persone che sono accanto a questi atleti famosi, seguitissimi, in che modo possono supportare quelle fasi?

Non è facile, si necessita di tanto amore, tanta pazienza e comprendere che lo sportivo che sta accanto sta vivendo un periodo opaco della vita. La vita di un agonista non è facile, pressione mediatica costante, di risultato, delusioni. Essere supportati è fondamentale.


Lei quando ha deciso di virare rotta e gettarsi in un “nuovo campo”?

Io ho avuto la fortuna che la Società dove ho concluso la mia carriera, in virtù degli ottimi rapporti, mi abbia voluto a bordo fermamente, scegliendomi quale parte dello staff e consentendomi -al contempo- di curare altre mie passioni sempre connesse al mondo dello sport, l’attività di speakeraggio sportivo.


Lei ha sofferto la fine della carriera agonistica?

Assolutamente ne ho sofferto, conclusa la stagione, ho goduto di un periodo di vacanza e poi, ho iniziato a metabolizzare che non ci sarebbe stato nessun rientro. Per questo motivo, anche io, sono ricorsa ad un conforto psicologico, è normalissimo, perché ti senti inutile. Perché per una vita hai avuto un obiettivo ed, improvvisamente, non ne hai più. Forse, ritengo, che per un atleta uomo, sia ancora più difficile, in quanto le donne -spesso- si focalizzano sulla famiglia, ne fare figli, l’uomo deve reiventarsi totalmente.


Quanto incide la mentalità agonistica anche al termine della vita sportiva?

Incide tanto perché quell’approccio lo sto impiegando in altro settore, quello della conduzione sportiva, radiofonica e, non le nascondo, che mi emoziono alla pari di quando disputavo la partita alla domenica, quell’adrenalina tipica del pre gara.


Quali progetti ha in cantiere?

Continuare a migliorare nel settore del coaching sportivo, essere di supporto agli atleti, ed affermarmi nel mondo della conduzione sportiva.


Cosa spera che sarà Veronica tra 10 anni?

Mi piacerebbe realizzarmi sia come professionista, nell’ambito del giornalismo sportivo, che come Donna, mi piacerebbe essere mamma, avere una famiglia.


Veronica davvero complimenti, è una Donna davvero speciale ed è stato per Noi un vero piacere avere la possibilità di incontrarla.

Grazie a Voi e ad i Vostri lettori, leggo sempre con grande piacere le Vostre interviste, ed è stata per Me una grande possibilità dipotermi confrontare con Voi!


Il Filo Diretto ringrazia Veronica Angeloni e Vi invita alla prossima intervista!